Philosophy
” …e stringere tra le mani un vasetto di crema. Capire tu non puoi, tu chiamale, se vuoi emulsioni”.
Negli anni 80 sono stato uno studente fortunato: era il periodo dell’edonismo Reganiano, del riflusso, dei Duran Duran, dello shampoo alla melaverde e del dopobarba specifico per “l’uomo che non doveva chiedere.
Il momento ideale per studiare la cosmetologia, visto il grigiore del plumbeo e austero decennio precedente, dove la moda del gregge prevedeva barba incolta, eskimo e sciopero del deodorante!
Ebbi la fortuna di seguire le lezioni di “Prodotti Cosmetici” del Professor Igino Bonadeo all’Università di Milano (prima di trasferirmi a Trieste dove mi laureai al fischio della Bora che preferivo a quello dei tram) per poi ritornare a Milano per frequentare il Master di specializzazione in “Scienza e Tecnologia Cosmetiche”. E con la qualifica di Cosmetologo sono entrato in questo mondo magico che adoro, fatto di emulsioni, profumi, shampi, lozioni…
Il successivo passaggio alla formulazione è stato poi ancora più emozionante perché mi ha dato la possibilità di unire la creatività alla funzionalità.
Oggi più di allora, in questa nuova era ancora piu’ edonistica che potremmo chiamare selfietà, per i “beauty-pro” quella della cosmesi, rappresenta un’opportunità enorme. La torta dei cosmetici (dati ufficiali di Cosmetica Italia) vale quasi 12 miliardi di Euro, ma la fetta che spetta al canale professionale è costantemente in sofferenza, nonostante le enormi potenzialità.
Ma potrebbe crescere moltissimo poichè nel mare magnum del mercato cosmetico che va dalla grande distribuzione alla profumeria, passando dal mercato rionale, fino alle vendite domiciliari, una figura di riferimento come il Beauty-Pro, con un profilo culturalee professionale così specifico, manca assolutamente.
La maggior parte dei consumatori non si accontenta del solo prodotto, ma vuole essere consigliato, rassicurato e guidato, visto il caos che regna su internet, tra improbabili blogger, cuoche cosmetologhe, casalinghe col bimby che non conoscono la differenza tra vaselina e glicerina, ma che sono accomunate dall’odio per il Dimenticone, meglio conosciuto come dimeticone, che odiano spalmarsi in faccia, ma che poi ingoiano a litri quando hanno la pancia gonfia meteoritica.
Il consumatore vorrebbe invece un professionista con competenze tecnico-scientifiche, quindi capace di erogare consigli in aree ben precise quali la tricologia, la dermo-cosmesi, la protezione solare e la cosmesi antiage, dove è richiesta una competenza superiore.
Il cosmetico oggi, alla luce delle continue evoluzioni in ambito formulativo e legislativo, possiede profili di efficacia sovrapponibili a molte specialità medicinali. Che dire poi dei cosidetti “cosmeceutici”che anche se non ben definiti merceologicamente, rappresentano un segmento importantissimo poichè contengono sostanze funzionali presenti anche nelle Farmacopee ufficiali. Ne sono un esempio ingredienti quali l’acido ialuronico, l’acido lipoico, il retinolo, la caffeina, i fitosteroli, l’escina e tanti altri attivi che possono essere considerati preziosi alleati di molti professionisti che hanno compreso l’utilità di formulazioni sicure, efficaci, scientificamente validate e razionali.
Poi le creme al caviale del Caspio e agli asteroidi, i gel scioglipancia e i sieri afrodisiaci, quelli, la gente li continuerà a comprare nelle televendite!
Il momento ideale per studiare la cosmetologia, visto il grigiore del plumbeo e austero decennio precedente, dove la moda del gregge prevedeva barba incolta, eskimo e sciopero del deodorante!
Ebbi la fortuna di seguire le lezioni di “Prodotti Cosmetici” del Professor Igino Bonadeo all’Università di Milano (prima di trasferirmi a Trieste dove mi laureai al fischio della Bora che preferivo a quello dei tram) per poi ritornare a Milano per frequentare il Master di specializzazione in “Scienza e Tecnologia Cosmetiche”. E con la qualifica di Cosmetologo sono entrato in questo mondo magico che adoro, fatto di emulsioni, profumi, shampi,
Il successivo passaggio alla formulazione è stato poi ancora più emozionante perché mi ha dato la possibilità di unire la creatività alla funzionalità.
Oggi più di allora, in questa nuova era ancora piu’ edonistica che potremmo chiamare selfietà, per i “beauty-pro” quella della cosmesi, rappresenta un’opportunità enorme. La torta dei cosmetici (dati ufficiali di Cosmetica Italia) vale quasi 12 miliardi di Euro, ma la fetta che spetta al canale professionale è costantemente in sofferenza, nonostante le enormi potenzialità.
Ma potrebbe crescere moltissimo poichè nel mare magnum del mercato cosmetico che va dalla grande distribuzione alla profumeria, passando dal mercato rionale, fino alle vendite domiciliari, una figura di riferimento come il Beauty-Pro, con un profilo culturalee professionale così specifico, manca assolutamente.
La maggior parte dei consumatori non si accontenta del solo prodotto, ma vuole essere consigliato, rassicurato e guidato, visto il caos che regna su internet, tra improbabili blogger, cuoche cosmetologhe, casalinghe col bimby che non conoscono la differenza tra vaselina e glicerina, ma che sono accomunate dall’odio per il Dimenticone, meglio conosciuto come dimeticone, che odiano spalmarsi in faccia, ma che poi ingoiano a litri quando hanno la pancia gonfia meteoritica.
Il consumatore vorrebbe invece un professionista con competenze tecnico-scientifiche, quindi capace di erogare consigli in aree ben precise quali la tricologia, la dermo-cosmesi, la protezione solare e la cosmesi antiage, dove è richiesta una competenza superiore.
Il cosmetico oggi, alla luce delle continue evoluzioni in ambito formulativo e legislativo, possiede profili di efficacia sovrapponibili a molte specialità medicinali. Che dire poi dei cosidetti “cosmeceutici”che anche se non ben definiti merceologicamente,
Poi le creme al caviale del Caspio e agli asteroidi, i gel scioglipancia e i sieri afrodisiaci, quelli, la gente li continuerà a comprare nelle televendite!
Umberto Borellini
“La bellezza è una luce che traspare e il cosmetico uno strumento in grado di intensificarla.“